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Ricerche Web:
Il
metodo SEWCOM © |
Giorgio Rossetti |
Mappe
concettuali per la ricerca di informazioni in internet |
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•Esemplificazione
di procedura:
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Si può iniziare con uno "brainstorming",
facendo ricorso alle conoscenze pregresse che ciascun
partecipante possiede sull’argomento.
Cercare di esplicitare le conoscenze pregresse, è
considerata una tecnica efficace in molti contesti e si
dimostra valida soprattutto per migliorare l’apprendimento,
essendo in grado di attivare meccanismi di riflessione
metacognitiva.
•Si
chiede, ad esempio, di associare al concetto di "Galileo"
quanti più termini significativi possibile e di visualizzare
le interrelazioni attraverso la mappa concettuale. I termini
usati possono essere parole
singole come "cannocchiale", o
gruppi di parole come
"caduta dei gravi" o intere
frasi come: "la terra che gira intorno al
sole“. Mentre è in corso il brainstorming si crea la Mappa
con concetto centrale
il termine "Galileo" e come correlati gli altri termini o
concetti proposti.
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•Durante
la seconda fase
si procede a ristrutturare la
mappa, così da creare delle aree semantiche
specifiche da cui poi scegliere i termini da includere di
volta in volta nella stringa di ricerca (lessico di
ricerca). Possono emergere, ad esempio, aree semantiche come
"religione“, "Inquisizione", oppure l’area come
’"astronomia“, "Sole", "Terra", "Giove", "cannocchiale".
I riquadri, con racchiuse le parole chiave, vengono
risistemati per migliorare la comprensibilità della mappa e
per sottolineare le differenze tra le varie aree.
•Alcuni
motori di ricerca (come ad es. Northern Light), cercano di
offrire all'utente oltre alla normale lista di risultati,
anche un elenco di categorie generato automaticamente. I
risultati sono però in genere deludenti.
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•Durante
le nuove ricerche con i termini inclusi nelle varie aree
semantiche si costata la
drastica riduzione dei documenti trovati:
esempio si passa dai circa 240.000 riferimenti con solo il
termine
"Galileo" ai 319 di
"Galileo AND Inquisizione" o ai soli 7 di "Galileo AND
Abiura". Il termine "abiura" non emerge molto di frequente,
essendo un termine, in effetti, poco usato nel linguaggio
corrente e fortemente legato a contesti particolari.
•A
questo proposito, si deve notare che, in questa fase del
processo di ricerca, si evidenzia la stretta correlazione
tra l’abilità di "restringere la
ricerca on-line" ed il
possesso di un
lessico specifico del dominio di conoscenza che si sta
affrontando.
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•Nelle
successive fasi, ristrutturando la Mappa si possono inserire
anche immagini in corrispondenza dei nodi per abbellirla e
sottolineare la "scoperta" di nuovi termini e concetti come
ad esempio quelli sul "pendolo di Foucault" o quello sulla
"perfezione degli oggetti celesti" (dogma della chiesa).
Si passa, poi, a "giustificare" la presenza (tramite
dei
link ai nodi nella rete
concettuale pre-esistente) dei nuovi termini/concetti. Ciò
permette una ristrutturazione
creativa della mappa, generando nuova
conoscenza.
•È
interessante notare come questa nuova conoscenza sia di tipo
trasversale a più domini
specifici e come dall’interazione tra essi
possano scaturire nuove idee. La trasversalità dei saperi è
così evidenziata visualmente in modo efficace e naturale e
favorisce una progettazione didattica attenta agli approcci
multidisciplinari.
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Fine |
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Bibliografia |
•
•
Corrado Petrucco,
Uno strumento metacognitivo,
Università Ca' Foscari di
Venezia, SIS Scuola di Specializzazione
•M.
B. Eisenberg, R. E. Berkowitz,
Teaching information & technology
skills: The Big6 in Secondary Schools,
Linworth: Worthington, OH, 2000.
•S.
A. Stahl,
Vocabulary development,
Brookline Books: Cambridge, MA, 1999.
•L.
Festinger,
A theory of cognitive dissonance,
Stanford University Press: Stanford, 1957.
(trad. it.
La teoria della dissonanza
cognitiva,
Angeli: Milano, 1978.
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Online:
http://www.big6.com/overview.htm |
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