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Ricerche Web:
Usare i motori di ricerca |
Giorgio Rossetti |
Ricerche in rete: usare i motori di ricerca |
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Internet gioca un ruolo
molto importante nei processi di ricerca ed apprendimento:
funzionare come amplificatore, ossia come
supporto per potenziare le capacità di:
accedere
alle informazioni e comunicare
con altri individui.
Tramite
internet possiamo accedere velocemente ad una massa enorme
di informazioni e
comunicare con chiunque al di la dei limiti
temporali e geografici. Le ricerche in rete, in
particolare, sono - ad alcune condizioni - un potente
amplificatore cognitivo,
ovvero un mezzo per ampliare le possibilità di:
accedere
velocemente
ad una massa
enorme
di informazioni e
comunicare con altri
individui
al di la dei limiti temporali e
geografici.
Se pensiamo ad internet come ad una
biblioteca con tantissimi libri a cui un folle ha
strappato frontespizi e
indici,
possiamo immaginare come possa essere difficile trovare
risorse serie ed adeguate.
Poichè le risorse su internet, ogni
giorno crescono, e i motori di ricerca riescono a
segnalarne appena il 20 per cento, possiamo immaginare
le difficoltà che presenta una ricerca. A livello
anglosassone ed europeo esistono esempi di raccolte di
siti notevoli, che andrebbero imitati anche da noi,
non tanto per le risorse in sé, quanto per la loro
disponibilità. (vedi
The European Treasury Browser of Educational Material
all'url
http://braveheart.eun.org
)
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Trovato
un sito, il problema è sapere quale utilizzo farne, nasce
quindi il problema della valutazione
del sito.
Ancora una volta internet ci viene in aiuto. Oltre ai
volumi cartacei, vi sono infinite risorse sul web che ci
aiutano nella valutazione dei siti web in:
nattendibilità,
autorevolezza, aggiornamento, ecc.
n
Possono
essere da noi saggiati in modo non sicuro ma abbastanza
indicativo, in modo da poter offrire il
frutto del
nostro lavoro anche a nostri colleghi senza timore di
errori clamorosi. Non tutte le informazioni reperibili in
rete sono sempre vere o adatte! Per scegliere con
oculatezza è meglio verificare se sono soddisfatti alcuni
criteri, ad esempio, quelli presentati di seguito:
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Verifica delle risorse in rete:
Alexander
e Tate dal 1999 hanno proposto alcuni criteri di
valutazione per i contenuti delle pubblicazioni cartacee.
Proviamo ad applicare questi cinque parametri ai siti web:
nI)
Accuratezza:
La facilità
con cui è possibile pubblicare del materiale online sembra
che riduca notevolmente l’attenzione con cui esso viene
controllato. Spesso sembra che nessuno abbia riletto e
corretto ciò che è stato pubblicato, che invece, tenendo
conto dell’ampio numero di potenziali visitatori che la
rete offre, dovrebbe essere semmai ancora più curato.
nII)
Autorevolezza:
Chi accede a un sito deve
poter giudicare la validità della fonte e dovrebbe essere
informato sull’autore, sulle sue competenze e a che titolo
scrive certe cose.
nIII)
Obiettività:
Il visitatore desidera sapere quali siano
gli obiettivi degli autori del sito, per esempio se è
stato pubblicato a fini di lucro e quindi se sono presenti
dei messaggi pubblicitari.
nIV)
Aggiornamento:
Da quando un documento viene
messo online, è necessario prendere in considerazione gli
oneri di manutenzione che esso richiede. Talvolta le
informazioni possono essere obsolete.
nV)
Ambito:
In fase di progettazione di un
sito è fondamentale chiarire a chi ci si rivolge, che cosa
si vuole comunicare e in che modo. Spesso si trovano più
informazioni di quelle necessarie per trasmettere il
contenuto desiderato e ciò produce confusione e
indebolimento della comunicazione.
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nMotori
di ricerca:Sono gli
strumenti più comuni che possiamo utilizzare, e in qualche
caso anche i più efficaci.
nInnanzitutto va
detto che a volte
portale - cioè
sito di ingresso ad internet - e
motori di ricerca
coincidono: è il caso di
Yahoo, di
Lycos, di
Altavista,
ecc. Altre volte non è così: Google
ad esempio non si presenta come i portali, non offre né
orari ferroviari, né belle foto, e tanto meno una
selezione di categorie tra le quali scegliere: è solo e
unicamente
motore
di ricerca, ma cerca
piuttosto bene e in fretta: è basato più di altri sul
reticolo e sull’organizzazione dei collegamenti, cioè dei
link, fa buone
ricerche su parole chiave, su immagini, su
newsgroups
(bacheche elettroniche), su
directory.
Inoltre possiede una barra di ricerca localizzata che
velocizza il compito e consente di fare ricerche all'interno
dei siti esplorati. Google è sulla strada del Semantic
Web più di altri motori di ricerca, e la concorrenza è
notevole.
nSfruttare
questi strumenti richiede un po' di abilità
(strategia euristica) e un po' di pazienza.
Per sempio nella casella di ricerca non scriveremo "storia
risorgimento" (31.000 risultati), ma "battaglia
castelfidardo" (910 risultati), cioè restringiamo e
definiamo il campo il più possibile.
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nYahoo
può, talvolta, essere preferito perché è organizzato in
directory
con il contributo umano. Infatti, è più facile cercare
quello che è desiderato. Tanto che all'interno di queste
directory poi le categorie crescono come funghi: siamo
arrivati a più di 150 mila.
nComunque, per
chi preferisce la ricerca per directory, esistono anche
quelle del
Open Directory Project,
che troviamo all’indirizzo
http://dmoz.org/ hanno un vasto repertorio
soprattutto in lingua inglese. Anche questo progetto si
avvale non di
spiders
(motori che esplorano continuamente le pagine alla ricerca
di novità), ma di
redattori
umani che curano le varie categorie.
Qualcosa del genere sono le liste di
reference,
cioè di opere online a carattere generale, dizionari,
enciclopedie, ed altro, definite spesso
Thesauri:
http://dmoz.org/Kids_and_Teens/School_Time/Reference_Tools/Thesauri/
nIn Francia,
esistono simili iniziative da tempo, sostenute da
istituzioni e anche da privati. Queste esperienze di
indicizzazione sono
sentite più che da noi e spesso hanno un valore notevole.
http://www.educasource.education.fr/)
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Motori di ricerca particolari:
Esistono motori di ricerca che forse non
usiamo di frequente, ma che hanno delle caratteristiche
interessanti: sulla ricerca fatta ci riferiscono i risultati
veloci e significativi suddivisi per categoria, ai quali far
seguire successive ricerche in ambiti più ristretti.
Norther Light
(http://www.northernlight.com)
Vivisimo
(http://www.vivisimo.com)
Teoma
(http://www.teoma.com)
Se un motore di ricerca non basta:
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Usarne più d'uno contemporaneamente;
-
Definire con più parole pertinenti l'argomento;
-
Classificare i risultati in un ordine gerarchico;
-
Confrontare i risultati fra i diversi motori usati;
-
Utilizzare sia quelli a categorie che quelli a ricerca
libera;
-
Fare un uso ragionato dei Preferiti del proprio browser;
-
Sfruttare l'esperienza di siti che segnalano categorie di
link;
-
Utilizzare le mappe concettuali.
La specializzazione disciplinare si riflette anche sui
motori di ricerca e ogni giorno si affaccia sulla rete una
nuova risorsa per cercare e utilizzare meglio quanto esiste
nel web. A solo titolo di esempio, si veda per chi desidera
siti d'arte o musei, Virtual Library museums pages (A
comprehensive directory of on-line museums and
museum-related resources), dotato di link categoriali e
motore di ricerca, alla Url:
http://icom.museum/vlmp/
Fine
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